Partito di Alternativa Comunista

23 e 24 febbraio: Alternativa comunista sostiene l’appello delle organizzazioni palestinesi

23 e 24 febbraio: Alternativa comunista sostiene

l’appello delle organizzazioni palestinesi

 

 

 

Intervista a Diego Bossi e Daniele Cofani

 

 

Nelle scorse settimane, le principali organizzazioni del movimento palestinese, presenti qui in Italia, hanno inviato un appello (1) a tutte le organizzazioni sindacali, ai lavoratori e alle lavoratrici, ai disoccupati e alle disoccupate per indire uno sciopero nazionale il 23 febbraio e partecipare a una manifestazione nazionale a Milano il 24 febbraio. Tra le organizzazioni palestinesi che hanno diramato l’appello, ci sono i Giovani palestinesi d’Italia e il Movimento degli studenti palestinesi in Italia, entrambi alla testa della mobilitazione a sostegno della Resistenza del popolo palestinese e contro il genocidio in corso da parte dello Stato razzista e sionista di Israele, mobilitazione che sta portando in piazza, ogni fine settimana, migliaia di persone in varie città italiane. Come Partito di alternativa comunista (Pdac), sezione italiana della Lit-Quarta Internazionale, stiamo da sempre al fianco dell’eroica Resistenza del popolo palestinese in tutti i Paesi dove sono presenti le nostre sezioni, partecipando attivamente alle manifestazioni e al dibattito politico, avvelenato dalla propaganda sionista. Per questo sosteniamo, attraverso il lavoro quotidiano dei nostri compagni, operai e attivisti che militano nei vari sindacati e movimenti, l’appello che arriva della comunità palestinese.
Nel momento in cui stiamo scrivendo, sono molte le organizzazioni sindacali che hanno aderito alla manifestazione del 24 febbraio, mentre scarseggiano, per ora, le indizioni di sciopero per il 23 febbraio. Per capire meglio cosa sta accadendo, ne parliamo con due operai, attivisti sindacali e dirigenti di Alternativa comunista che saranno tra i relatori della prossima assemblea zoom a sostegno della resistenza palestinese, organizzata dal Pdac con la partecipazione di due importati giovani avanguardie del movimento palestinese in Italia (2).

 

Daniele (operaio aeronautico ex Alitalia) tu fai parte del coordinamento nazionale della Cub trasporti. Cosa pensi dell’appello delle realtà palestinesi e della situazione in Palestina? Inoltre come valuti la risposta, al momento timida, delle organizzazioni sindacali in merito allo sciopero del 23 febbraio?

Per quanto riguarda l’appello delle realtà palestinesi, soprattutto in merito alla questione dello sciopero, condivido appieno il suo contenuto e l’indirizzo che si vuole dare a questa lotta attraverso un passaggio necessario per far avanzare la coscienza dei tanti lavoratori e lavoratrici a sostegno della Resistenza del popolo palestinese. Anche in questo caso i palestinesi ci stanno danno un grande insegnamento, tentando di unire la loro lotta contro l’oppressione e la pulizia etnica (perpetrata da oltre 75 anni dallo Stato sionista) con la classe lavoratrice, attraverso lo strumento dello sciopero, unico mezzo che può fermare la produzione e la distribuzione delle merci e, quindi, i profitti dei capitalisti, nonché contrastare le politiche del governo che sta assecondando il genocidio in corso. Mentre scriviamo, continuano a essere ammazzati decine e decine di palestinesi ogni giorno, che si vanno ad aggiungere ai più di 30 mila morti ammazzati (10 mila sono bambini) dall’esercito israeliano, con circa due milioni di sfollati senza più una casa con la quasi totalità degli ospedali distrutti o gravemente danneggiati e privi di ogni genere di prima necessità. Di fronte a tutto ciò, consideriamo l’unico terrorista di questa vicenda lo Stato sionista e genocida d’Israele, respingendo ogni accusa di terrorismo verso la Resistenza palestinese. Proprio in questi giorni Netanyahu ha dato il via all’operazione militare a Rafah, città a sud della striscia di Gaza, dove è rifugiata la quasi totalità della popolazione di Gaza fuggita dai bombardamenti a nord della Striscia, nel tentativo di portare a termine la pulizia etnica della Palestina attraverso un massacro o un esodo senza precedenti. Di fronte a tutto ciò, non si può rimanere fermi, ma bisogna mettere in campo, con ogni mezzo necessario, una reazione senza precedenti per fermare questo crimine che rimarrà impresso nella storia.
In effetti ad oggi le organizzazioni sindacali hanno risposto solo in parte all’appello delle realtà palestinesi: le organizzazioni confederali (Cgil, Cisl e Uil) non hanno proprio preso in considerazione l’appello, mentre il sindacalismo di base ha aderito nella sua totalità alla manifestazione del 24 febbraio a Milano ma, fino ad oggi, sono poche le organizzazioni che hanno proclamato effettivamente lo sciopero il 23 febbraio.
All’interno del mio settore, quello dei trasporti, insieme ad altri compagni e compagne, ci siamo fatti promotori di una raccolta firme tra delegati e delegate della Cub trasporti, al fine di rappresentare alla direzione della Confederazione unitaria di base (Cub) il nostro pieno appoggio all’appello delle organizzazioni palestinesi, chiedendo apertamente al coordinamento nazionale della Cub di indire uno sciopero nazionale il 23 febbraio, al fine facilitare la partecipazione anche di quei lavoratori e lavoratrici soggetti alla legge antisciopero (l.146/90) che limita fortemente il diritto di sciopero. Per quanto ne sappiamo, la direzione nazionale della Cub non ha intenzione di indire uno sciopero nazionale il 23 febbraio. A nostro avviso questo è un atto grave che tenteremo di contrastare cercando altre forme di adesione alla giornata di sciopero, dove possibile. Inoltre invitiamo tutte le altre categorie, non soggette alla l.146/90, a indire sciopero venerdì 23 febbraio prendendo esempio dall’Allca Cub: tale appello lo inviamo anche a tutte le altre organizzazioni sindacali che ancora non avessero aderito alla giornata di sciopero.

 

Diego (operaio Pirelli) tu fai parte del Direttivo nazionale dell’Allca Cub che segue i settori chimico, gomma-plastica, vetro e farmaceutico. La tua organizzazione è stata tra le prime a rispondere all’appello delle realtà palestinesi indicendo uno sciopero nazionale, per il vostro settore, per la giornata del 23 febbraio. Ci puoi spiegare le motivazioni della vostra adesione? È necessario unire la classe operaia, attraverso lo sciopero, con la lotta del popolo palestinese? 

Nel Direttivo nazionale della Allca-Cub il sostegno alla Resistenza del popolo palestinese contro l’occupazione dello Stato sionista d’Israele è sempre stato unanime e convinto. Già lo scorso 7 novembre abbiamo votato un ordine del giorno (3) dove, oltre a denunciare l’occupazione criminale dello Stato israeliano e a sostenere la Resistenza palestinese, abbiamo criticato aspramente la stampa di regime, colpevole di sviluppare tutt’ora una narrazione falsa per cui la critica e l’opposizione alle politiche sioniste e genocide di Netanyahu sono tacciate di antisemitismo.
Dopo l’appello delle organizzazioni del movimento palestinese per uno sciopero nazionale il 23 febbraio, abbiamo atteso una proclamazione della Cub che purtroppo, ad oggi, non è arrivata, quindi abbiamo indetto sciopero nazionale come categoria (4). Il genocidio del popolo palestinese non è avulso dal sistema socio economico che sfrutta miliardi di lavoratori in tutto il mondo: ne è, anzi, uno tra gli effetti più crudeli, poiché lo sfruttamento della forza lavoro, l’oppressione dei popoli generata dall’imperialismo e le oppressioni sociali come il maschilismo, il razzismo e l’omobitransfobia sono elementi tra loro inscindibili e peculiari del capitalismo in decadenza. Per questo credo che oggi sia più necessario che mai cercare di unire le lotte dei movimenti alle lotte dei lavoratori: in tal senso condivido pienamente l’appello del Fronte di Lotta No Austerity (5) a sostenere e collegare le giornate del 23 e 24 febbraio (sciopero nazionale e manifestazione nazionale per sostenere la Resistenza palestinese) e dell’8 marzo (giornata internazionale di lotta per i diritti della donna). Saremo in piazza il 23 e il 24 febbraio, pronti a preparare un’altra giornata di sciopero l’8 marzo.

 

Note

  1. https://www.facebook.com/share/p/RshFcBXjoystp3Ps/

2.www.alternativacomunista.it/articoli/materiale/21-febbraio-zoom-nazionale-a-sostegno-della-resistenza-palestinese

  1. https://cubmilano.org/allca-cub-sostegno-alla-resistenza-del-popolo-palestinese/
  2. https://cub-log.blogspot.com/2024/02/per-il-cessate-il-fuoco-immediato.html

     5.https://www.partitodialternativacomunista.org/articoli/materiale/21-febbraio-zoom-nazionale-a-sostegno-della-resistenza-palestinese

 

 

 

 

 

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