Partito di Alternativa Comunista

Suviana: l’ennesima strage del capitale! Comunicato del dipartimento sindacale del Pdac

Suviana: l’ennesima strage del capitale!

 

 

Comunicato del dipartimento sindacale del Pdac

 

Martedì 9 aprile, intorno alle 14.30, un’esplosione ha interrotto la quiete dell’appennino bolognese: si tratta della Centrale idroelettrica Enel di Suviana. Una turbina è esplosa all’ottavo piano sotto il livello del bacino idrico, causando l’allagamento del nono piano col crollo di un solaio. Nel momento in cui scriviamo questa nota sono già 3 le vittime accertate, 4 i dispersi (su cui i soccorritori nutrono pochissime speranze) e 5 i feriti gravi con ustioni e problemi respiratori. Tutti e dodici i lavoratori coinvolti erano assunti da ditte esterne.
Come sempre avviene in occasione di queste tragedie, parte la macchina del cordoglio e dell’indignazione, alla ricerca di colpe, solitamente attribuite ai lavoratori sotto la voce «errore umano», espressione utilizzata come scudo a difesa del sistema: sono i lavoratori a sbagliare al caro prezzo della loro stessa vita! Nella migliore delle ipotesi la giustizia borghese si spinge fino all’imputazione dei dirigenti, che alla peggio dovranno affrontare un processo al posto dei capitalisti. Politici e massimi dirigenti sindacali all’unisono chiedono sia fatta luce, bramano chiarezza per trovare una colpa, un errore, un guasto, un cortocircuito che ha interrotto procedure perfette sulla carta ma violate nella realtà.
Nessuno parlerà delle responsabilità del sistema capitalista che schiaccia il lavoro e la sicurezza dei lavoratori sotto il macigno del profitto. Oggi le conoscenze, le procedure e le tecnologie per garantire la sicurezza ci sono, ma l’incolumità dei lavoratori non potrà mai superare il limite dei margini di profitto: un vortice che si tradurrà in appalti e subappalti al ribasso, dove i lavoratori precari dovranno accettare condizioni disumane; pensioni sempre più basse e più lontane che obbligheranno i settantenni a lavorare, e così via.
Le lavoratrici e i lavoratori devono opporsi a tutto questo: serve una mobilitazione continua, generale e nazionale di tutte le categorie pubbliche e private: 4 ore di sciopero (trasformate in 8 nella sola Emilia Romagna sulla scia emotiva della tragedia di Suviana) non sono sufficienti! La strage di Suviana non è la prima e non sarà l’ultima, in Italia muore un lavoratore ogni sei ore! Non c’è tempo da perdere: la sicurezza sul lavoro è una priorità che dovremo conquistare con la lotta.
Il Partito di alternativa comunista si stringe al fianco dei familiari delle vittime e dei dispersi, auspica una rapida e completa guarigione di tutti i lavoratori rimasti feriti e sosterrà, a partire dallo sciopero di domani, 11 aprile, tutte le lotte per la sicurezza e la salute dei lavoratori. Solo un’economia pianificata, collettiva, posta sotto il controllo dei lavoratori potrà garantire davvero salute, dignità e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Non siamo carne da macello! Basta omicidi del capitale!

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