Nasce un governo amico... dei padroni.
A RIFONDAZIONE LE BRICIOLE
di Francesco Fioravanti
A RIFONDAZIONE LE BRICIOLE
di Francesco Fioravanti
RIFONDIAMO UN PARTITO COMUNISTA PER GARANTIRE L'OPPOSIZIONE DI CLASSE E L'ALTERNATIVA ANTICAPITALISTICA
Nessun sostegno al governo della Confindustria
ATTI DEL CONVEGNO TENUTOSI A ROMA
IL 22 APRILE SCORSO
Opuscolo di vignette di Alessio Spataro.
Dal pacchetto Treu alla Gabbia dell'Unione. Raccolta di vignette di Alessio Spataro sul "compagno" Bertinotti e la parabola di Rifondazione Comunista.
Prezzo di copertina: 2 euro
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Il paese che esce dalle urne del 9 e 10 aprile è profondamente segnato da una volontà di rendere passive le classi lavoratrici. La mancata grande vittoria del centrosinistra contro Berlusconi si deve leggere anche in questo senso. Nel nostro paese il dibattito imposto dai padroni inizia e finisce col bipolarismo, la difesa dell'imperialismo italiano, la salvaguardia delle istituzioni, dell'ordine e della sicurezza - contro immigrati e "estremisti". Nel frattempo le masse lavoratrici sono messe all'angolo e allontanate dalla partecipazione alla vita politica: il loro voto risponde perfettamente a questa loro passività, e si distribuisce in modo equo tra un centrodestra reazionario e un centrosinistra liberale.
volantino in distribuzione il 25 aprile 2006
Prende il via a gonfie vere il processo costituente del partito comunista rivoluzionario
di Fabiana Stefanoni
La sala dove si è svolta la grande assemblea del 22 aprile che ha dato il via alla rifondazione di un partito comunista era stracolma. Ancor prima che arrivassero i compagni del Veneto e della Puglia, è stato necessario aggiungere delle sedie in fondo alla sala. Non solo: decine di compagni in piedi ai lati, costretti a spostarsi per far spazio a nuovi compagni che continuavano ad arrivare.
Comunicato stampa
GRANDE SUCCESSO DELL'ASSEMBLEA NAZIONALE DI PROGETTO COMUNISTA RIFONDARE L'OPPOSIZIONE DEI LAVORATORI
MENTRE BERTINOTTI DEFINISCE I NOMI DEI MINISTRI NEL COMITATO POLITICO NAZIONALE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA, CENTINAIA DI MILITANTI E ATTIVISTI SOSTENGONO LA SCISSIONE DA RIFONDAZIONE COMUNISTA (INCLUSI 10 MEMBRI DEL COMITATO POLITICO NAZIONALE STESSO)
Nessun sostegno al governo Prodi-Confindustria
RIFONDIAMO UN PARTITO COMUNISTA
Per la salvaguardia dell'opposizione comunista in Italia!
Per una vera alternativa anticapitalista!
Per un governo dei lavoratori!
UN NUOVO GOVERNO CONTRO I LAVORATORI
Le elezioni del 9-10 aprile hanno dimostrato che l'Unione non ha saputo intercettare il disagio dei milioni di lavoratori e giovani che hanno subito cinque anni di politiche antioperaie del governo Berlusconi. Tutto questo non ci stupisce: l'Unione, che ha vinto per un pugno di voti, ha annunciato da tempo a chiare lettere che il governo che si prepara sarà un nuovo governo "lacrime e sangue", che farà pagare la crisi economica ancora una volta ai lavoratori, negli interessi di Confindustria e del padronato italiano.
Bertinotti va al governo con i banchieri e i nemici dei lavoratori e dei movimenti di Francesco Ricci Abbiamo fatto la scissione da Rifondazione e iniziamo la costruzione di un nuovo partito comunista. Questa frase riassume un fatto che è di importanza fondamentale non solo per ognuno di noi. Riassume una scelta collettiva di migliaia di compagni e di compagne che dopo aver animato per quindici anni il Prc oggi si preparano a ricominciare il lavoro della rifondazione separandosi dalla scelta governista e anti-operaia di Bertinotti. Mentre scriviamo queste righe, allontanandoci per qualche decina di minuti dal lavoro incessante che abbiamo iniziato e che assorbe ogni attimo di queste giornate frenetiche ma entusiasmanti, possiamo fermarci a osservare quanto sta succedendo, e questo momento che (noi estranei a ogni retorica) definiamo senza esitazione: storico. |
La componente di Rifondazione comunista che fa capo a Francesco Ricci minaccia di scissione se sarà votata la fiducia a un governo Prodi, ''voluto e sostenuto dalla Confindustria''.
Il gruppo 'Progetto comunista-Rifondare l'opposizione dei lavoratori' è nato dalla divisione dell'area che faceva capo al trotzkista Marco Ferrando.
L'appello chiede ''ai parlamentari eletti per il Prc di non votare la fiducia al governo Prodi''. ''L'auspicio - prosegue l'appello - e' che perlomeno i parlamentari delle minoranze interne raccolgano quest'invito e facciano mancare i numeri per la fiducia a Prodi''.
''Occorre salvaguardare l'opposizione comunista al governo Prodi'', e ''se non ci saranno immediatamente passi indietro da parte di Bertinotti promuoveremo fin da subito la scissione'', affermano i dissidenti, certi che ''una parte significativa dei militanti del partito'', nonché ''la gran parte dei giovani del Prc così come tanti attivisti sindacali e di movimento accoglieranno il nostro appello a salvaguardare l'opposizione comunista''.
Se l'invito non sarà accolto, la costituente per ''un nuovo partito comunista'' sarà lanciato da un'assemblea nazionale a Roma, sabato 22 aprile, ''proprio mentre Bertinotti - sottolinea il comunicato - deciderà i nomi dei ministri del Prc nel comitato politico nazionale''.
(fonte Ansa)